GUIDO RIMONDA – ORCHESTRA CAMERATA DUCALE | VIOTTI FESTIVAL
Nato a Saluzzo, ad appena 5 anni frequenta a Torino la scuola di dizione del prof. Iginio Bonazzi. Si distingue subito e viene scelto per alcune pubblicità stampa e tv (da formaggino Mio a Maglieria Alpina e Kinder Ferrero), quindi in veste di cantante si esibisce allo Zecchino d’oro e in tutta una serie di concorsi e trasmissioni televisive, nel corso delle quali viene presentato da Pippo Baudo, Corrado, Cino Tortorella e molti altri.
Allo stesso tempo, come attore protagonista interpreta vari ruoli in commedie radiofoniche Rai, tra le quali spicca Il giro di vite di Henry James con Milena Vukotic. In questo periodo lavora con importanti registi e attori. Le esperienze più significative sono quella in teatro con Renato Rascel ne Nel mio piccolo non saprei, nel cinema con i film Torino nera con Bud Spencer e Quattro mosche di velluto grigio di Dario Argento, nelle serie televisive con La vedova e il piedipiatti al fianco di Ave Ninchi e I miserabili per la regia di Ugo Gregoretti. Sempre in questo periodo, la coreografa Susanna Egri gli offre una borsa di studio per la danza classica: un periodo di formazione che durerà per 7 anni e si rivelerà importantissimo nella crescita artistica di Guido.
Ma l’incontro più importante è quello con la musica, che ha luogo quando Guido viene scelto per interpretare la parte di Totò nell’opera Zazà di Leoncavallo diretta da Maurizio Arena ed eseguita dall’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino. È la prima volta davanti una vera orchestra, e proprio in quest’occasione emergono le doti musicali di Guido, tanto che il M. Eros Cassardo consiglia ai genitori di far intraprendere al bambino gli studi musicali.
Inizia così lo studio del violino al Conservatorio G. Verdi di Torino nella classe del Prof. E. Oddone. Ben presto, però, ultimerà i suoi studi al Conservatorio di Ginevra nella classe del celebre Corrado Romano, già insegnante di Uto Ughi. Ed è proprio Romano a definire Guido “animale da violino”, un’espressione che lo accompagnerà lungo tutta la sua carriera violinistica. Il vero esordio avviene a 13 anni, quando interpreta la parte di Vivaldi fanciullo nella duplice veste di attore e violinista nel film Per Antonio Vivaldi diretto da Massimo Scaglione. Dal quel momento la sua attività musicale diventa sempre più ricca e piena di riconoscimenti. Già dalle prime lezioni di violino, è nata in Guido una curiosità che ben presto si trasforma in passione: quella per la figura e l’opera di Giovan Battista Viotti. Subito conquistato dal contenuto artistico e dalla figura storica di questo grande compositore la cui opera in quegli anni (senz’altro più che ai nostri giorni) giace in un oblio immeritato, Guido decide di contribuire in prima persona alla riscoperta e alla giusta valorizzazione di una delle più straordinarie figure di violinista e compositore italiano del Sette e Ottocento, e questa decisione resterà sempre il punto di riferimento di tutta la sua futura attività musicale. Infatti, già dall’età di 11 anni inizia, dapprima accompagnato da suo padre, un’appassionata ricerca per tutta l’Europa, ritrovando importanti manoscritti viottiani e, al termine di lunghi anni d’impegno ininterrotto, in pratica l’intera sua opera allo stato di inedito. Alcune partiture vengono ritrovate quasi per magia, in seguito a incredibili combinazioni di eventi, tanto che Guido definisce questa ricerca una sorta di “coscienza delle anime”.
Sempre con la finalità di divulgare l’opera di Viotti, nel 1992 Guido fonda ben due orchestre: la Filarmonica di Torino insieme al direttore d’orchestra Marcello Viotti, discendente della famiglia Viotti e allora direttore stabile della Fenice di Venezia, purtroppo prematuramente scomparso; e l’Orchestra Camerata Ducale insieme alla pianista triestina Cristina Canziani (che diventerà presto sua moglie) e al celebre Prof. Gian Luigi Marianini, amico e compagno di avventure non solo musicali (per anni Guido sarà il “consulente musicale” ufficiale di tutte le trasmissioni televisive sul “mistero” curate da Marianini). Sarà proprio la Camerata Ducale la formazione orchestrale con la quale Guido riuscirà infine ad attuare il progetto di valorizzazione di Viotti. Nel 1997 nasce un fondamentale connubio con la Città di Vercelli: con Cristina Canziani, Guido dà vita al Viotti Festival, che presto si afferma come stagione concertistica di livello internazionale, ospitando importanti artisti quali Shlomo Mintz, Uto Ughi, Vladimir Spivakov, Salvatore Accardo, Igor Oistrakh, Mischa Maisky e moltissimi altri. E nel settembre 2022 a coronamento del lavoro di valorizzazione su Viotti vita nasce la Fondazione Viotti di cui Guido Rimonda è Presidente.
Un altro “incontro” decisivo segna questo periodo: nel 1994 viene regalato a Guido da una famiglia che sceglie di restare nell’anonimato il violino Antonio Stradivari “Jean Marie Leclair” 1721 detto “Le Noir” e definito da G.B. Somis “la voce di un angelo”, da allora inseparabile e affascinante protagonista di ogni concerto. Uno strumento che suscita un vivo interesse, come dimostrano gli inviti a diverse trasmissioni tv quali Uno Mattina, Il posto giusto, Fuori Binario, Linea Verde Gran Tour, nelle quali Guido parla proprio della storia del suocviolino. Nel dicembre 2017 nella trasmissione Voyager Roberto Giacobbo dedica a Guido Rimonda e ai suoi studi su Viotti e sull’evoluzione del violino, nonchè alla vicenda dello Stradivari Leclair, un servizio in prima serata di oltre un’ora e recentemente altre due puntate in prima serata sulle reti Mediaset nella trasmissione Freedom.
L’evoluzione del Viotti Festival prosegue senza soste: dal 2007 al 2011 la stagione vercellese ha una sede anche in Florida, dove la Camerata Ducale si stabilisce regolarmente ogni anno per eseguire musica viottiana. Un’attività internazionale che porta Guido ad esibirsi in oltre 1000 concerti nelle più importanti sale concertistiche europee. Accompagnato dalla Camerata Ducale, effettua tournèe negli Stati Uniti, nell’ex Unione Sovietica, in Sudafrica, Guatemala, Emirati Arabi, Giappone.
Nel 2002 riceve il Premio Renato Bruson come miglior musicista piemontese dell’anno e viene insignito dalla Regione Piemonte del titolo di Ambasciatore per la cultura nel mondo. Nel gennaio 2008 riceve dalla Città di Torino il Premio S. Giovanni per la ricerca storica e la diffusione dell’opera di Viotti, e nel 2011 diventa Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici.
Nel 2019 è stato nominato cittadino onorario di Fontanetto Po (paese natale di G.B.Viotti), come riconoscimento del suo impegno ultra ventennale per la valorizzazione dell’opera viottiana. In parallelo, non trascura mai l’attività didattica: è infatti docente di violino al Conservatorio Verdi di Torino ed è stato assistente di Giuliano Carmignola e Franco Gulli presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo.
Molto intensa è la sua attività discografica. Nel 2012 firma un contratto in esclusiva con Decca per il Progetto Viotti: la realizzazione di 15 CD contenenti l’integrale delle composizioni per violino e orchestra, con numerosi inediti e prime registrazioni mondiali, un progetto il cui indiscutibile valore artistico richiama immediatamente l’interesse dei mass media. Sempre per Decca pubblica Le Violon Noir, progetto dedicato alla “musica del mistero” e accolto con grande favore dal pubblico anche non specializzato (2012 e 2017 doppio cd). Parallelemente sono nati altri progetti discografici come “Voice of peace” (2015) e “Haydn concertos” (2017 e 2020 doppio cd) e “Violin sonatas” con l’integrale delle sonate per violino e basso di J.S.Bach (2022). Molte sue incisioni, tra cui la sua versione del tema di Schindler’s list, fanno parte di diversi cofanetti Platinum collection editi dalla Deutsche Grammophon e distribuiti in tutto il mondo.
È testimonial ALESSANDROSIMONI® e suona lo Stradivari del 1721 “Jean Marie Leclair” (Le Noir) definito da G. B. Somis “La voce di un angelo”.
Verso l'anima delle cose
Martedì 15 marzo 2025 ore 21.00
Teatro Civico | Via Monte di Pietà, 15, Vercelli
GUIDO RIMONDA violino solista e direttore
ORCHESTRA CAMERATA DUCALE
ORCHESTRA CAMERATA DUCALE
PROGRAMMA
F. Schubert Sonata in la minore per arpeggione e pianoforte, D 821 (versione di Angelo Gilardino per violino e orchestra da camera)
F. Schubert Pezzo da concerto in re maggiore, D 345
F. Schubert Sinfonia n. 5 in si bemolle maggiore, D 485
- Poltronissima25€ | 22€
- Poltrona20€ | 18€
- Poltroncina16€ | 14€
- Palco25€ | 22€
- Galleria10€
I biglietti possono essere acquistati premendo “Acquista il biglietto”, al Viotti Club in Via G. Ferraris 14 durante gli orari di apertura o al botteghino del teatro la sera del concerto dalle ore 20:00.
È possibile ricevere informazioni inviando una email a biglietteria@viottifestival.it, telefonando al 329 1260732 o presentandosi alla biglietteria presso il Viotti Club in Via G. Ferraris 14 a Vercelli aperta mercoledì e venerdì dalle ore 14:00 alle ore 19:00, giovedì dalle ore 14:00 alle ore 16:00 e sabato dalle ore 14:00 alle ore 18:00. Lo stesso orario si applica alla reperibilità telefonica e per email.
Nato a Saluzzo, ad appena 5 anni frequenta a Torino la scuola di dizione del prof. Iginio Bonazzi. Si distingue subito e viene scelto per alcune pubblicità stampa e tv (da formaggino Mio a Maglieria Alpina e Kinder Ferrero), quindi in veste di cantante si esibisce allo Zecchino d’oro e in tutta una serie di concorsi e trasmissioni televisive, nel corso delle quali viene presentato da Pippo Baudo, Corrado, Cino Tortorella e molti altri.
Allo stesso tempo, come attore protagonista interpreta vari ruoli in commedie radiofoniche Rai, tra le quali spicca Il giro di vite di Henry James con Milena Vukotic. In questo periodo lavora con importanti registi e attori. Le esperienze più significative sono quella in teatro con Renato Rascel ne Nel mio piccolo non saprei, nel cinema con i film Torino nera con Bud Spencer e Quattro mosche di velluto grigio di Dario Argento, nelle serie televisive con La vedova e il piedipiatti al fianco di Ave Ninchi e I miserabili per la regia di Ugo Gregoretti. Sempre in questo periodo, la coreografa Susanna Egri gli offre una borsa di studio per la danza classica: un periodo di formazione che durerà per 7 anni e si rivelerà importantissimo nella crescita artistica di Guido.
Ma l’incontro più importante è quello con la musica, che ha luogo quando Guido viene scelto per interpretare la parte di Totò nell’opera Zazà di Leoncavallo diretta da Maurizio Arena ed eseguita dall’Orchestra Sinfonica della Rai di Torino. È la prima volta davanti una vera orchestra, e proprio in quest’occasione emergono le doti musicali di Guido, tanto che il M. Eros Cassardo consiglia ai genitori di far intraprendere al bambino gli studi musicali.
Inizia così lo studio del violino al Conservatorio G. Verdi di Torino nella classe del Prof. E. Oddone. Ben presto, però, ultimerà i suoi studi al Conservatorio di Ginevra nella classe del celebre Corrado Romano, già insegnante di Uto Ughi. Ed è proprio Romano a definire Guido “animale da violino”, un’espressione che lo accompagnerà lungo tutta la sua carriera violinistica. Il vero esordio avviene a 13 anni, quando interpreta la parte di Vivaldi fanciullo nella duplice veste di attore e violinista nel film Per Antonio Vivaldi diretto da Massimo Scaglione. Dal quel momento la sua attività musicale diventa sempre più ricca e piena di riconoscimenti. Già dalle prime lezioni di violino, è nata in Guido una curiosità che ben presto si trasforma in passione: quella per la figura e l’opera di Giovan Battista Viotti. Subito conquistato dal contenuto artistico e dalla figura storica di questo grande compositore la cui opera in quegli anni (senz’altro più che ai nostri giorni) giace in un oblio immeritato, Guido decide di contribuire in prima persona alla riscoperta e alla giusta valorizzazione di una delle più straordinarie figure di violinista e compositore italiano del Sette e Ottocento, e questa decisione resterà sempre il punto di riferimento di tutta la sua futura attività musicale. Infatti, già dall’età di 11 anni inizia, dapprima accompagnato da suo padre, un’appassionata ricerca per tutta l’Europa, ritrovando importanti manoscritti viottiani e, al termine di lunghi anni d’impegno ininterrotto, in pratica l’intera sua opera allo stato di inedito. Alcune partiture vengono ritrovate quasi per magia, in seguito a incredibili combinazioni di eventi, tanto che Guido definisce questa ricerca una sorta di “coscienza delle anime”.
Sempre con la finalità di divulgare l’opera di Viotti, nel 1992 Guido fonda ben due orchestre: la Filarmonica di Torino insieme al direttore d’orchestra Marcello Viotti, discendente della famiglia Viotti e allora direttore stabile della Fenice di Venezia, purtroppo prematuramente scomparso; e l’Orchestra Camerata Ducale insieme alla pianista triestina Cristina Canziani (che diventerà presto sua moglie) e al celebre Prof. Gian Luigi Marianini, amico e compagno di avventure non solo musicali (per anni Guido sarà il “consulente musicale” ufficiale di tutte le trasmissioni televisive sul “mistero” curate da Marianini). Sarà proprio la Camerata Ducale la formazione orchestrale con la quale Guido riuscirà infine ad attuare il progetto di valorizzazione di Viotti. Nel 1997 nasce un fondamentale connubio con la Città di Vercelli: con Cristina Canziani, Guido dà vita al Viotti Festival, che presto si afferma come stagione concertistica di livello internazionale, ospitando importanti artisti quali Shlomo Mintz, Uto Ughi, Vladimir Spivakov, Salvatore Accardo, Igor Oistrakh, Mischa Maisky e moltissimi altri. E nel settembre 2022 a coronamento del lavoro di valorizzazione su Viotti vita nasce la Fondazione Viotti di cui Guido Rimonda è Presidente.
Un altro “incontro” decisivo segna questo periodo: nel 1994 viene regalato a Guido da una famiglia che sceglie di restare nell’anonimato il violino Antonio Stradivari “Jean Marie Leclair” 1721 detto “Le Noir” e definito da G.B. Somis “la voce di un angelo”, da allora inseparabile e affascinante protagonista di ogni concerto. Uno strumento che suscita un vivo interesse, come dimostrano gli inviti a diverse trasmissioni tv quali Uno Mattina, Il posto giusto, Fuori Binario, Linea Verde Gran Tour, nelle quali Guido parla proprio della storia del suocviolino. Nel dicembre 2017 nella trasmissione Voyager Roberto Giacobbo dedica a Guido Rimonda e ai suoi studi su Viotti e sull’evoluzione del violino, nonchè alla vicenda dello Stradivari Leclair, un servizio in prima serata di oltre un’ora e recentemente altre due puntate in prima serata sulle reti Mediaset nella trasmissione Freedom.
L’evoluzione del Viotti Festival prosegue senza soste: dal 2007 al 2011 la stagione vercellese ha una sede anche in Florida, dove la Camerata Ducale si stabilisce regolarmente ogni anno per eseguire musica viottiana. Un’attività internazionale che porta Guido ad esibirsi in oltre 1000 concerti nelle più importanti sale concertistiche europee. Accompagnato dalla Camerata Ducale, effettua tournèe negli Stati Uniti, nell’ex Unione Sovietica, in Sudafrica, Guatemala, Emirati Arabi, Giappone.
Nel 2002 riceve il Premio Renato Bruson come miglior musicista piemontese dell’anno e viene insignito dalla Regione Piemonte del titolo di Ambasciatore per la cultura nel mondo. Nel gennaio 2008 riceve dalla Città di Torino il Premio S. Giovanni per la ricerca storica e la diffusione dell’opera di Viotti, e nel 2011 diventa Cavaliere della Repubblica Italiana per meriti artistici.
Nel 2019 è stato nominato cittadino onorario di Fontanetto Po (paese natale di G.B.Viotti), come riconoscimento del suo impegno ultra ventennale per la valorizzazione dell’opera viottiana. In parallelo, non trascura mai l’attività didattica: è infatti docente di violino al Conservatorio Verdi di Torino ed è stato assistente di Giuliano Carmignola e Franco Gulli presso la Scuola di Alto Perfezionamento Musicale di Saluzzo.
Molto intensa è la sua attività discografica. Nel 2012 firma un contratto in esclusiva con Decca per il Progetto Viotti: la realizzazione di 15 CD contenenti l’integrale delle composizioni per violino e orchestra, con numerosi inediti e prime registrazioni mondiali, un progetto il cui indiscutibile valore artistico richiama immediatamente l’interesse dei mass media. Sempre per Decca pubblica Le Violon Noir, progetto dedicato alla “musica del mistero” e accolto con grande favore dal pubblico anche non specializzato (2012 e 2017 doppio cd). Parallelemente sono nati altri progetti discografici come “Voice of peace” (2015) e “Haydn concertos” (2017 e 2020 doppio cd) e “Violin sonatas” con l’integrale delle sonate per violino e basso di J.S.Bach (2022). Molte sue incisioni, tra cui la sua versione del tema di Schindler’s list, fanno parte di diversi cofanetti Platinum collection editi dalla Deutsche Grammophon e distribuiti in tutto il mondo.
È testimonial ALESSANDROSIMONI® e suona lo Stradivari del 1721 “Jean Marie Leclair” (Le Noir) definito da G. B. Somis “La voce di un angelo”.
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