THE CHRISTMAS SONG QUARTET | JAZZ AL VIOTTI CLUB

Giulia Cancedda, in arte Cance, è una cantautrice, docente di canto moderno e jazz, direttrice artistica e project coordinator. Laureatasi in Canto Jazz al Conservatorio N.Paganini di Genova, dal 2015 si trasferisce a Londra dove vive per diversi anni. È tra i finalisti di “GIGS”, la più grande competizione di artisti di strada che si tiene ogni anno nel Regno Unito; consegue il Master Degree in Popular Music Performance (Vocals) presso la “University of East London” (UEL) – The Institute of Contemporary Music Performance (ICMP).
Nel 2019, dopo la pubblicazione del suo primo singolo si aggiudica il Premio Musica Contro le Mafie (10^ ed.) “La Musica Può – UNDER 35” (insignito da SIAE e MiBACT). Nel 2020 è finalista al Premio Lunezia, tra i dieci residenti di “Sound Bocs”, la prima Music Farm a sfondo civile mai realizzata in Europa. Dal 2021 ad oggi pubblica numerosi singoli che ottengono un interessante successo di ascolti e critica: “Basta che se ne parli” in diretta su Radio Deejay e Deejay TV; “Tu che sai tutto” (Shallala); “Mosca Bianca”; “Dolce Venere”. Ha al suo attivo, l’EP, “Ora Blu” (2020) [Pioggia Rossa]; e il disco “SubLunare” (2023) [Musa Factory] che viene segnalato da SkyTg24 tra i migliori 40 album emergenti dell’anno; il ciritico Michele Monina la segnala tra i nuovi nomi della musica italiana su cui puntare. Nel 2024 consegue la laurea biennale in Canto Pop/Rock presso il Conservatorio G. Donizetti di Bergamo. Cance è anche ideatrice e direttrice artistica di “The Busking Contest”, l’unico contest in Italia per musicisti di strada. Dal 2021 è membro stabile del Team del premio musicale nazionale “Music for Change” e dallo scorso anno ne dirige la didattica e il coaching. Dal 2022 è Project Manager della label MUSA Factory.

Stefano Profeta ha iniziato a nove anni lo studio della chitarra classica presso la scuola comunale di musica A. Vallotti di Vercelli. Ha in seguito studiato contrabbasso con Franco Feruglio presso il Conservatorio Statale di Musica di Alessandria. Ha affiancato agli studi classici svariati corsi ad indirizzo jazzistico ed in seguito ha continuato ad approfondire i suoi studi, sia da un punto di vista teorico, che sullo strumento, seguendo workshop e seminari di musicisti italiani e stranieri.
Negli anni ’90, comincia lo studio del sitar e delle forme ritmiche legate alle tabla, approfondendo poi la conoscenza della musica indiana seguendo i corsi del Centro Studi Orientali e Mediorientali , sotto la guida del prof. Perinu, dell’Università di Torino. Inoltre la curiosità e l’amore per la musica in generale lo hanno portato via via a frequentare culture musicali e musicisti di svariate tradizioni, da quella occitana e franco-provenzale, fino a quella africana: è attivo, quindi, su un vasto panorama musicale, che spazia dal jazz alla musica d’autore fino alla musica popolare ed etnica.

Luigi Ranghino, vercellese classe 1958, è compositore e musicista apprezzato in Italia e all’estero. Inizia lo studio del pianoforte con i maestri Pestalozza, Poli, e quelli di composizione con i Maestri Fellegara, Colla, Lorenzini e Garuti. Con il maestro D’Andrea studia Jazz, il genere in cui si specializzerà durante tutta la sua carriera. Nel 1991 forma il trio con il quale ha partecipato a rassegne ed a Festival Nazionali ed Internazionali.
Molto importanti anche le collaborazioni, che lo portano a suonare, tra gli altri, con artisti del calibro di: John Ethergide, Alan Skidmore, Wayne Darling, Jim Dvorak, Monty Waters, Giovanni Tommaso, Attilio Zanchi, Tino Tracanna, Tiziano Tononi, Daniele Cavallanti, Bireli Lagrene, Gianluca Petrella. Non disdegnando incursioni maggiormente sperimentali, suona anche con i Vilod, formati dal DJ Ricardo Villalobos e Max Loderbauer e recentemente collabora con la giovane producer Key Clef.

Claudio Saveriano è nato a Vercelli nel 1957. La sua grande passione per la batteria, coltivata fin dai dieci anni come autodidatta, lo ha accostato negli anni ’70 alla scuola del maestro Enrico Lucchini, con il quale ha intrapreso lo studio dello strumento, rimanendo al suo fianco in oltre vent’anni di stretta collaborazione. Da lui ha appreso la passione per la didattica che ha continuato a consolidare anche grazie all’intenso rapporto di studio, di scambio e di condivisione con lo statunitense John Riley, grandissimo musicista di fama mondiale e fra i massimi esperti di tecnica dell’insegnamento della batteria jazz, con il quale sta studiando perfezionamento e tecnica dell’insegnamento dal 2000, fino a diventare suo assistente in tutti i seminari tenuti in Italia (Vercelli, Milano, Bologna, Udine, Reggio Emilia etc.) Nel confronto con quest’ultimo ha trovato il naturale legame di continuità con l’esperienza maturata accanto ad Enrico Lucchini, quasi che Riley fosse l’erede naturale del maestro italiano, per il suo modo di insegnare e di condividere, con grande attenzione umana, i segreti dello strumento.

Sabato 14 dicembre 2024 ore 17.30
Viotti Club | Via G. Ferraris, 14, Vercelli

GIULIA CANCEDDA voce
STEFANO PROFETA contrabbasso
LUIGI RANGHINO pianoforte
CLAUDIO SAVERIANO batteria

Per quanto il mood resti pur sempre quello di Santa Claus e dintorni, le sonorità, le interpretazioni, gli arrangiamenti proposti in questo appuntamento sono da applausi, anche per chi è tentato a storcere un po’ il naso di fronte alla rivisitazione di brani della tradizione. E allora perché non immergersi nello spirito delle feste affidandosi al genere, il jazz, che per primo ha codificato le canzoni natalizie come parte integrante del proprio repertorio?

  • Ingresso unico
    10€
  • Abbonamento 8 concerti
    65€

I biglietti possono essere acquistati premendo “Acquista il biglietto” o al Viotti Club in Via G. Ferraris 14.

È possibile ricevere informazioni inviando una email a biglietteria@viottifestival.it, telefonando al 329 1260732 o presentandosi alla biglietteria presso il Viotti Club in Via G. Ferraris 14 a Vercelli aperta mercoledì e venerdì dalle ore 14:00 alle ore 19:00, giovedì dalle ore 14:00 alle ore 16:00 e sabato dalle ore 14:00 alle ore 18:00. Lo stesso orario si applica alla reperibilità telefonica e per email.

Giulia Cancedda, in arte Cance, è una cantautrice, docente di canto moderno e jazz, direttrice artistica e project coordinator. Laureatasi in Canto Jazz al Conservatorio N.Paganini di Genova, dal 2015 si trasferisce a Londra dove vive per diversi anni. È tra i finalisti di “GIGS”, la più grande competizione di artisti di strada che si tiene ogni anno nel Regno Unito; consegue il Master Degree in Popular Music Performance (Vocals) presso la “University of East London” (UEL) – The Institute of Contemporary Music Performance (ICMP).
Nel 2019, dopo la pubblicazione del suo primo singolo si aggiudica il Premio Musica Contro le Mafie (10^ ed.) “La Musica Può – UNDER 35” (insignito da SIAE e MiBACT). Nel 2020 è finalista al Premio Lunezia, tra i dieci residenti di “Sound Bocs”, la prima Music Farm a sfondo civile mai realizzata in Europa. Dal 2021 ad oggi pubblica numerosi singoli che ottengono un interessante successo di ascolti e critica: “Basta che se ne parli” in diretta su Radio Deejay e Deejay TV; “Tu che sai tutto” (Shallala); “Mosca Bianca”; “Dolce Venere”. Ha al suo attivo, l’EP, “Ora Blu” (2020) [Pioggia Rossa]; e il disco “SubLunare” (2023) [Musa Factory] che viene segnalato da SkyTg24 tra i migliori 40 album emergenti dell’anno; il ciritico Michele Monina la segnala tra i nuovi nomi della musica italiana su cui puntare. Nel 2024 consegue la laurea biennale in Canto Pop/Rock presso il Conservatorio G. Donizetti di Bergamo. Cance è anche ideatrice e direttrice artistica di “The Busking Contest”, l’unico contest in Italia per musicisti di strada. Dal 2021 è membro stabile del Team del premio musicale nazionale “Music for Change” e dallo scorso anno ne dirige la didattica e il coaching. Dal 2022 è Project Manager della label MUSA Factory.

Stefano Profeta ha iniziato a nove anni lo studio della chitarra classica presso la scuola comunale di musica A. Vallotti di Vercelli. Ha in seguito studiato contrabbasso con Franco Feruglio presso il Conservatorio Statale di Musica di Alessandria. Ha affiancato agli studi classici svariati corsi ad indirizzo jazzistico ed in seguito ha continuato ad approfondire i suoi studi, sia da un punto di vista teorico, che sullo strumento, seguendo workshop e seminari di musicisti italiani e stranieri.
Negli anni ’90, comincia lo studio del sitar e delle forme ritmiche legate alle tabla, approfondendo poi la conoscenza della musica indiana seguendo i corsi del Centro Studi Orientali e Mediorientali , sotto la guida del prof. Perinu, dell’Università di Torino. Inoltre la curiosità e l’amore per la musica in generale lo hanno portato via via a frequentare culture musicali e musicisti di svariate tradizioni, da quella occitana e franco-provenzale, fino a quella africana: è attivo, quindi, su un vasto panorama musicale, che spazia dal jazz alla musica d’autore fino alla musica popolare ed etnica.

Luigi Ranghino, vercellese classe 1958, è compositore e musicista apprezzato in Italia e all’estero. Inizia lo studio del pianoforte con i maestri Pestalozza, Poli, e quelli di composizione con i Maestri Fellegara, Colla, Lorenzini e Garuti. Con il maestro D’Andrea studia Jazz, il genere in cui si specializzerà durante tutta la sua carriera. Nel 1991 forma il trio con il quale ha partecipato a rassegne ed a Festival Nazionali ed Internazionali.
Molto importanti anche le collaborazioni, che lo portano a suonare, tra gli altri, con artisti del calibro di: John Ethergide, Alan Skidmore, Wayne Darling, Jim Dvorak, Monty Waters, Giovanni Tommaso, Attilio Zanchi, Tino Tracanna, Tiziano Tononi, Daniele Cavallanti, Bireli Lagrene, Gianluca Petrella. Non disdegnando incursioni maggiormente sperimentali, suona anche con i Vilod, formati dal DJ Ricardo Villalobos e Max Loderbauer e recentemente collabora con la giovane producer Key Clef.

Claudio Saveriano è nato a Vercelli nel 1957. La sua grande passione per la batteria, coltivata fin dai dieci anni come autodidatta, lo ha accostato negli anni ’70 alla scuola del maestro Enrico Lucchini, con il quale ha intrapreso lo studio dello strumento, rimanendo al suo fianco in oltre vent’anni di stretta collaborazione. Da lui ha appreso la passione per la didattica che ha continuato a consolidare anche grazie all’intenso rapporto di studio, di scambio e di condivisione con lo statunitense John Riley, grandissimo musicista di fama mondiale e fra i massimi esperti di tecnica dell’insegnamento della batteria jazz, con il quale sta studiando perfezionamento e tecnica dell’insegnamento dal 2000, fino a diventare suo assistente in tutti i seminari tenuti in Italia (Vercelli, Milano, Bologna, Udine, Reggio Emilia etc.) Nel confronto con quest’ultimo ha trovato il naturale legame di continuità con l’esperienza maturata accanto ad Enrico Lucchini, quasi che Riley fosse l’erede naturale del maestro italiano, per il suo modo di insegnare e di condividere, con grande attenzione umana, i segreti dello strumento.

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